Il triptofano è un aminoacido essenziale, con limitata polarità, che deve essere assunto attraverso l’alimentazione perché l’organismo umano non può sintetizzarlo. Nel 1901, Frederick Hopkins lo separò, per la prima volta, mediante idrolisi di 600 g di caseina, ottenendone 5 g.
La concentrazione di triptofano nel sangue è generalmente compresa fra dieci e quaranta mmol/l. È ridotta nei soggetti intolleranti al lattosio o con disturbi nell'assorbimento del fruttosio.
Terapia e dosi
Curiosità
Molti esperimenti su microrganismi riguardano la presenza, o meno, di attitudine alla sintesi autonoma sostanze nutritive.
L'Università della California, nel 1967, studiò il comportamento di due ceppi di Bacillus Subtilis, uno capace di produrre triptofano, e un mutante inabile alla sua sintesi. Lo stesso numero di cellule dei due bacilli fu distribuito in colture che contenevano triptofano. Il tipo mutante sopravviveva e quello originale, in grado di produrre triptofano, moriva.
Questo genere di esperimenti dimostrerebbe i vantaggi derivanti dall’assenza dei processi metabolici (interni) per la sintesi di sostanze vitali, quando esse siano disponibili nell’ambiente esterno.
Il triptofano è precursore della
ALIMENTI RICCHI DI TRIPTOFANO
Arachidi
Avena
Banane
Cioccolato
Datteri
Griffonia simplicifolia (5-HTP)
Latte e latticini
Semi di Sesamo, Girasole, Zucca
Spirulina
Uova
Curiosità
Il triptofano si somministra ai cavalli da corsa per ridurne l'irritabilità alla vigilia delle competizioni.
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